Catania-Roma 4-1: sorpresa sotto l'Etna, la Juventus campione senza giocare

Comodamente seduta in poltrona, la Juventus festeggia il suo terzo scudetto consecutivo, quello della terza stella secondo l’albo d’oro della serie A, e lo fa grazie a quella che ieri era l’ultima della classe, il Catania di Maurizio Pellegrino, capace di umiliare la Roma e cancellare i sogni di rimonta del popolo giallorosso. E, cosa ancor più importante, di donare nuova speranza ai tifosi etnei. Il Catania, infatti, è a tre punti dalla quartultima, il Bologna, e indovinate cosa prevede il prossimo turno di campionato? Sì, proprio Bologna-Catania. Scintille, dunque, in fondo alla classifica, mentre in alto è tutto, anche formalmente, già deciso. La Roma è seconda, dietro la Juventus campione d’Italia. Garcia aveva chiesto un’altra grande prova alla sua squadra per tenere desto il sogno di una “remuntada” che avrebbe avuto del clamoroso, ma il prossimo Roma-Juventus sarà una gara inutile ai fini dello scudetto. Totti e compagni hanno probabilmente sottovalutato l’avversario del Massimino, che li ha semplicemente travolti. Il Catania ha presentato uno schieramento coraggioso - tre punte più Castro – che ha dato i suoi frutti dopo 26 minuti di pressione contro una Roma molle e svogliata. A colpire per primo è stato Izco, che di sinistro sorprende De Sanctis, in lieve ritardo, e trasforma l’assist di tacco di Leto  nell’1-0. La Roma, colpita e frastornata, becca il 2-0 al 34’. A segnarlo è ancora Izco, premiato nel suo inserimento dalla sponda di Bergessio, tra i migliori. Stavolta il tiro è di destro, ma il risultato è identico: De Sanctis battuto. L’orgoglio e la rabbia dei giallorossi vengono fuori tutti nel destro che Totti scaglia in rete al 37’, riaprendo la partita. Garcia capisce che è il momento di osare e inserisce Gervinho per Taddei, ma l’ivoriano, allo scadere del tempo, fallisce il gol del 2-2 dopo essere stato smarcato da Totti. Un errore grave, gravissimo, perché nella ripresa il Catania, alla prima occasione, colpisce ancora. A segnare il 3-1 è Bergessio, lestissimo a mettere in rete una corta respinta di De Sanctis, ancora una volta non impeccabile, su un tiro di Leto. Il Massimino si infiamma e, mentre la Roma attacca a testa bassa, è Gyomber a sfiorare di testa, sugli sviluppi di un corner, la rete del 4-1. Il gol del k.o. arriverà più tardi, al 34’, con un sinistro di Barrientos, che, tutto solo al limite dell’area, mette la firma in un  sol colpo sulla meravigliosa partita del Catania, sulla fine delle speranze romaniste e sullo scudetto della Juventus. 

CATANIA             4

ROMA                  1

CATANIA (4-3-3): Frison; Peruzzi, Gyomber, Rolin, Monzon; Izco, Rinaudo (Lodi 42’ s.t.), Castro (Biraghi 37’ s.t.); Leto (Plasil 20’ s.t.), Bergessio, Barrientos. A disp. Ficara, Capuano, Cabalceta, Garufi,Keko, Fedato, Caruso, Boateng. All. Pellegrino

ROMA (4-3-3):  De Sanctis; Maicon, Romagnoli, Castan (Benatia 11’ s.t.), Dodò; Taddei (Gervinho 38’ s.t.), De Rossi, Pjanic; Florenzi, Totti, Ljajic (Bastos 11’ s.t.). A disp. Skorupski, Lobont, Jedvaj, Torosidis, Marin, Mazzitelli, Ricci. All. Garcia

ARBITRO: Banti.

MARCATORI: Izco (C) 26’ p.t. e 34’ p.t., Totti (R) 37’ p.t., Bergessio (C) 10’ s.t, Barrientos (34’ s.t.).

NOTE: ammoniti Dodò (R), Romagnoli (R), Rinaudo (C), Pjanic (R), Totti (R).