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Premier League: dove il calcio conta

14/10/2016 10:53

Premier League: dove il calcio conta |  Sport e Vai

Negli ultimi anni il calcio britannico si è trasformato, sia a livello tecnico che, soprattutto, a livello economico, dove la massima divisione inglese ha raggiunto vette per ora inarrivabili dagli altri Paesi. Qual è il segreto della Premier League? La risposta è presto detta: diritti tv e partnership commerciali.

Le televisioni rifocillano i club di Premier con circa 3 miliardi di euro l'anno, praticamente il triplo rispetto alla Serie A. A prescindere dai metodi di divisione di questi proventi, profondamente diversi tra Inghilterra e Italia, quello che stupisce è la quantità di soldi che entrano nelle casse delle società, il che ha un effetto a cascata su tutto il resto degli introiti extra-calcistici, la cui fetta principale è rappresentata dai technical partner e dai main partner. I primi non sono altro che i fornitori di maglie, tute, scarpe e abbigliamento, capaci di versare anche 68 milioni di euro l'anno al singolo club, come farà Nike col Chelsea a partire dalla prossima stagione. I secondi sono rappresentati da aziende impegnate nei campi più vari che cercano di guadagnare clienti grazie alla visibilità del proprio marchio sulle maglie da gioco, con la facile correlazione rappresentata da squadra vincente -> maggiore visibilità -> maggiori ricavi (presumibili).

Gli ultimi anni hanno visto un profondo cambiamento nella tipologia dei main partner, con la sempre maggiore diffusione delle società di scommesse e giochi online, grazie alla grande liquidità a loro disposizione e all'enorme bacino di utenza che vede tra i tifosi sportivi i loro migliori clienti. La Premier League non fa eccezione, contando ben 10 squadre che sulla loro maglia presentano marchi legati al mondo del gambling (letteralmente gioco d'azzardo, in inglese). Una stessa società, Mansion (proprietario, tra gli altri, del sito Casino.com), ha sotto contratto addirittura due squadre, ovvero Bournemouth e Crystal Palace. Le cifre in ballo, naturalmente, variano in maniera considerevole in base all'importanza della squadra: si passa dal milione di euro di un'impresa di prestiti su pegno e di una società di duty free, rispettivamente per Middlesborough e Leicester, agli oltre 45 milioni di euro versati nelle casse di Manchester United e Chelsea da un produttore di automobili e da un'azienda di pneumatici.

E la Serie A? Basta un dato: a fronte dei circa 265 milioni di euro ricevuti dalle 20 squadre di Premier League, i club italiani hanno ottenuto dagli accordi con i rispettivi main partner la "miseria" di 61 milioni, ovvero appena il 27% delle cifre mosse al di là della manica.


Tags: Premier League serie a partnership

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