Psg, Dani Alves spiega: Alla Juve fui egoista, qui per fare la storia

Ha sbattuto la porta alla Juventus, dopo una stagione in cui si è fatto rimpiangere dal Barcellona, ha rifiutato le proposte di Guardiola al City quando sembrava un affare scontato ed alla fine ha firmato per due anni col Psg. Dani Alves prova a spiegare tutti i perchè delle sue scelte nella conferenza ufficiale a Parigi. L'annuncio alle 16,25, cinque minuti più tardi l'esterno era già in conferenza. Giacca e cravatta scura, perfettamente pettinato, è stato introdotto dal patron Al Kheilafi come “un grande campione che ci darà tanta esperienza e ci aiuterà a vincere”. “Sono contento di vivere a Parigi che è la città dell'amore ma anche la città del calcio, insieme potremo fare bene”. Prenderà la maglia n.32 e tocca subito il tema-Guardiola: “Ho avuto un'offerta dal City, ma anche da altri club inglesi. Era un progetto molto interessante. Ho parlato con il City ma qui c'è un incredibile progetto a lungo termine. Io vivo ancora sulle sfide. Alla Juve sono stato un po 'egoista, ho preso la mia decisione da solo, senza parlare con chi mi sta intorno. ho deciso di essere meno egoista questa volta, in modo che tutto sia collegato, io credo all'energia. Quando la mia famiglia è felice io sto bene. Se Guardiola e il City mi volevano, chiedo loro di perdonarmi. Ma io prendo le mie responsabilità. sono venuto qui per continuare ad essere un campione”. E per rivincere quella Champions sfuggita l'anno scorso in bianconero: “L'ho vinta tre volte. Non sono sicuro che vinceremo, ma ci proverò con tutte le forze. Non ci sono sogni troppo grandi, solo persone che non sognano abbastanza in grande. Cerco sempre di fare la differenza dove sono. Il presidente ha un grande potere di seduzione. L'altra ragione per cui sono qui è che amo fare la storia. Amo gli obiettivi grandi, speciali, ambiziosi. Sono sicuro che il modo migliore per me di ringraziare il club, sarà attraverso il mio lavoro”. Alves manda un messaggio anche a Verratti, perchè resti a Parigi: “Sono venuto anche per giocare con lui, realizzare questo sogno. Quanto più abbiamo buoni giocatori, più è probabile che si vinca. Le differenze tra Psg e la Juve? Non mi piace soffermarmi sul passato, ma non mi piace scappare neanche. La grande differenza tra PSG e Juventus sono le ambizioni e l'organizzazione. Sotto la bandiera del mio paese, si dice "ordine e progresso". Qui l'ordine c'è, quindi il progresso seguirà. "

Stefano Grandi