Sarri: Crisi? Mi fate ridere. Senza Insigne giocherò in 10

Vigilia di Champions in casa Napoli. Maurizio Sarri è "costretto" ad analizzare i temi principali della sfida contro il Feyenoord. "Loro hanno ritrovato solidità difensiva, e non sarà semplice batterli davanti ai loro tifosi - spiega Sarri in conferenza stampa - dite che mi lamento sempre, ma la verità è che ho perso tre giocatori fondamentali come Milik, Ghoulam mentre era il miglior terzino d'Europa, e adesso Insigne". Dopo 60 partite da titolare, infatti, il tecnico deve rinunciare al suo uomo cardine: "Visto che dite che sbaglio a non sostituirlo mai, mi verrebbe da giocare in 10 uomini - ha risposto con tono piccato l'allenatore azzurro - dovremo far bene anche così e non consumare energie importanti nella gara del City, dove non possiamo far nulla". Dei tre calciatori assenti, sembra Milik quello più importante per cambiare dal punto di vista tattico: "Milik ci da più soluzioni, si può passare al 4-2-3-1, e anche contro la Juve si sarebbe rivelato utile, anche se meritavamo minimo il pareggio. Mi piacerebbe essere l'unico allenatore della storia del Napoli a passare la fase a gironi per due anni consecutivi. Guardiola? Con lui mi scambio dei messaggi di calcio in generale, ma è assurdo mettere in dubbio la sua professionalità. Domani il City giocherà per dare la caccia ai record, è nello stile del loro allenatore. Poi se lo Shakthar farà dei punti vorrà dire che ha meritato. Noi pensiamo al nostro match, che ci dirà se siamo una grande squadra in grado di rialzarsi". Quando sente nominare la parola crisi, Sarri sbotta: "Di quale crisi parliamo? Abbiamo fatto 206 punti in 91 partite, con una media di 2,27. Se Mertens non segna per tre partite o facciamo meno gol del solito, vuol dire che è tutto nella norma e ci sta in una stagione".