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Lavandini e materassai, l'Uefa ricorda i soprannomi delle big di Champions

07/02/2017 17:12

Lavandini e materassai, l'Uefa ricorda i soprannomi delle big di Champions |  Sport e Vai

Lavoratori contro materassai, lavandini contro volpi. Sono due delle sfide di Champions League degli ottavi che partono la prossima settimana. L'Uefa si è divertita a ricordare tutti i soprannomi delle magnifiche 16 che entreranno in scena nella massima competizione europea. Questi i 16 nomignoli:

Arsenal – The Gunners (gli artiglieri)
L'Arsenal è stato fondato nel 1886 dagli operai di una fabbrica di armamenti a Woolwich, quartiere a sud-est di Londra legato all'industria militare. Da qui derivano il nome Arsenal, il cannone sull'emblema della squadra e, per coerenza, il soprannome.

Atlético – Los Colchoneros (i materassai)
Dopo la pesante guerra civile spagnola, per contenere i costi di produzione, i materassi avevano tutti una fodera a righe bianche e rosse. L'Atlético aveva adottato questi colori nel 1912 (dal bianco e blu): in poco tempo, i suoi giocatori divennero "i materassai".

Barcellona – Barça, Blaugrana, Culés (i sederi)
Se "Barça" è il soprannome più comune e "Blaugrana" il più ovvio, "Culés" è sicuramente il più interessante. Viene spesso affibbiato ai tifosi e risale ai tempi del vecchio stadio di Les Corts, sempre esaurito. Chi non trovava posto guardava la partita sedendosi sul muro perimetrale, mostrando involontariamente il posteriore ai passanti.

Bayern – Die Roten (i rossi)
Nel 1906, sei anni dopo la sua nascita, il Bayern si unì al Münchner Sport-Club per utilizzarne il campo e le strutture, ma a una condizione: passare dalla casacca nera a quella rossa. Da allora il Bayern ha quel soprannome.

Benfica Águias (aquile)
Deriva dall'aquila che spicca sull'emblema del Benfica fin dalla sua nascita (1904) e simboleggia indipendenza, autorità e nobiltà. Attualmente, il club possiede due aquile, Vitória e Glória: prima delle partite in casa, una di loro vola per tutto lo stadio e atterra sullo stemma del club.

Dortmund – Die Schwarz-Gelben (i gialloneri)
Il Dortmund aveva la casacca rossa, bianca e blu, ma nel 1913 decise di cambiare per le pesanti pressioni di August Busse, futuro presidente della società. Il giallo e il nero erano i colori del Britannia, squadra che si era unita al Dortmund pochi anni prima. Per un po', i giocatori e i tifosi del Borussia sono anche stati soprannominati "i limoni".

Juventus – La vecchia signora
Non si conosce bene l'origine del soprannome, ma molti ritengono che derivi dalla famiglia Agnelli, che acquistò il club negli anni' 20. Per evocare uno stile sofisticato, "lo stile Juve", si iniziarono a fare paragoni con l'eleganza di un'anziana nobile.

Leicester – The Foxes (Le volpi)
Nel Leicestershire è nata la caccia alla volpe (oggi per lo più illegale nel Regno Unito), mentre il soprannome è nato nel 1920. Prima di scendere in campo, i giocatori passano sotto la scritta "Foxes Never Quit" (le volpi non mollano mai).

Leverkusen – Die Werkself (i lavoratori)
Il Leverkusen era la squadra dell'azienda farmaceutica Bayer e fu fondato nel 1904 grazie a una petizione firmata da 170 lavoratori.

Manchester City – Citizens, The Sky Blues
"Citizens" è un'estensione di City (mentre i membri del club si chiamano Cityzens). Sky Blues richiama ovviamente il colore della maglia.

Monaco – Les Rouges et Blancs (i biancorossi)
Il soprannome si ispira ovviamente ai colori della squadra, identici a quelli della bandiera del principato. A sua volta, la bandiera richiama molto i colori del casato dei Grimaldi.

Napoli – Partenopei
Deriva dall'antico nome della città, Partenope. Nella mitologia greca, Partenope era una sirena che si gettò in mare non riuscendo a incantare Ulisse. La città fu chiamata così in suo onore. Secondo la leggenda, il corpo della sirena fu trascinato sull'isolotto di Megaride.

Paris Saint-Germain – PSG
Per evitare ripetizioni, i giornalisti chiamano spesso la squadra "Les Rouge-et-Bleu" (i rossoblu) o "Les Parisiens" (i parigini), ma PSG è senza dubbio la sigla più amata nel calcio francese.

Porto – Dragões (draghi)
Il drago è un simbolo di Porto fin dal 19esimo secolo e rappresenta lo spirito combattivo e l'invincibilità. Il Porto lo ha inserito nel proprio stemma societario nel 1922 su suggerimento dell'ex calciatore Augusto Baptista Ferreira.

Real Madrid – Merengues (meringhe)
Un radiocronista spagnolo inventò questo soprannome paragonando la maglia del Real alle meringhe. Un giornalista britannico del Times, invece, viene accreditato per aver inventato un soprannome meno noto, i Vikingos, paragonando la vittoria per 7-3 sull'Eintracht Frankfurt in finale di Coppa dei Campioni 1960 all'invasione dei Vichinghi in Europa.

Siviglia – Palanganas (lavandini)
Altro soprannome di etimologia incerta. Una possibile spiegazione rimanda alla forma dello stadio Ramón Sánchez Pizjúan, somigliante a un lavandino. Un'altra al fatto che, agli inizi del XX secolo, i lavandini dello stadio erano decorati con una striscia rossa, richiamando i colori del club.


Tags: uefa champions soprannomi

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