Champions: Akanji, una calcolatrice umana per il Dortmund

Quando il Borussia Dortmund l'ha acquistato dal Basilea per quasi 22 milioni di euro, non immaginava di aver preso con Akanji non solo un grande talento in campo ma un mezzo genio della matematica. Il sesto svizzero a vestire la maglia del Borussia Dortmund, dopo Egli (1984-1986), Chapuisat (1991-1999), Degen (2005-2008), Alex Frei (2006-2009) e il Bürki, attuale portiere titolare dei gialloneri è nato a Neftenbach, in terra elvetica, il 19 luglio del 1995 da madre svizzera e padre nigeriano e dopo aver archiviato l'esperienza in patria con 2 campionati e 1 Coppa di Svizzera in bacheca col Basilea, a corredo di 57 gare ufficiali impreziosite da ben 7 reti, si sta imponendo anche in Bundesliga. Un problema al ginocchio lo ha messo di recente out (nel 2016 si ruppe anche il crociato e rimase fuori 9 mesi) ma lui vorrebbe giocare contro il Monaco nell'ultima gara della fase a gironi del Gruppo D di Champions League. Questione di prestigio, anche se la qualificazione è già archiviata, e poi c'è un primo posto ancora possibile numeri alla mano. Già, i numeri. L'altra grande specialità di Akanji perchè il centrale classe '95 ha messo in mostra un talento davvero singolare per un calciatore: sa fare i conti come una calcolatrice, più veloce di una calcolatrice. E non si parla di semplici tabelline. In una trasmissione tv al pubblico si chiedeva di scegliere due numeri casuali tra 11 e 99: a quel punto, Akanji a mente e il presentatore armato di calcolatrice avrebbero dovuto moltiplicarli. "24 per 75?". "1800", risponde Manuel in un nanosecondo. Quando lo sbalordito presentatore esclama di non aver nemmeno fatto in tempo a digitare le cifre, Akanji continua con grande aplomb: "Beh questa era facile, i multipli di 25 sono sempre facili". E allora ecco un'operazione più complessa: "33 per 97". Uno, due, tre, quattr..."3201!". Stavolta in volata, ma Akanji vince ancora, ovazione dello studio. "Mi son sempre piaciuti i numeri, sin da quando ero piccolo", racconta il giocatore. "A scuola vincevo tutte le competizioni di matematica. Mi divertivo a fare calcoli anche con le targhe delle macchine. Non chiedetemi perché". Stazza fisica imponente (187 cm per 85 kg), Manuel guida il reparto con la personalità e l’eleganza di chi è munito di piedi buoni, in grado di far ripartire l’azione dalla terza linea, ottimo senso della posizione e dell’anticipo e notevoli fondamentali in marcatura e nel gioco aereo. E c'è da giurare che potrebbe predire in anticipo quanto recupero darà l'arbitro ad ogni gara...