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Bryant senza Nba: Potevo chiudere la carriera in Italia

24/10/2016 15:16

Bryant senza Nba: Potevo chiudere la carriera in Italia |  Sport e Vai

BRYANT NBA ITALIA -

«Sarebbe piaciuto anche a me chiudere la carriera in Italia, ci ho pensato spesso. Ma alla fine è andata così, il momento della decisione di smettere è arrivato mentre ancora vestivo la maglia dei Lakers. Ho deciso di chiudere, non potrei mai accettare di essere Kobe Bryant al 60-70 per cento delle proprie possibilità. Se gioco è per dare il massimo, sempre. E io ho deciso che non voglio più».». Kobe Bryant si confessa in una lunga intervista al Corriere della Sera alla vigilia del via all'Nba dove lui, dopo il ritiro, non ci sarà più: «Forse quando l' arbitro alzerà la prima palla a due della stagione avrò un momento di emozione, credo sia umano, ma poi tutto andrà come deve andare: i miei ex avversari in campo, io a fare altro nella vita».

BRYANT NBA ITALIA JORDAN - Bryant racconta quando ha deciso di smettere: «Mi sono svegliato una mattina, dolori alle spalle, alla schiena, dappertutto. Mi sono chiesto: Kobe, ma tu hai ancora voglia di tutto questo? E la risposta è stata semplice: no. Presa la decisione, tutto mi è stato chiaro: non potevo più stare in campo a certi livelli. La decisione, una volta presa, è presa. Indietro non si torna». Già a 11 anni Bryant era sicuro che sarebbe diventato una star: «Vedevo i giocatori Nba nei video e pensavo: loro ci sono riusciti. E allora perché loro e non io? Che cos' hanno più di me? Lavorano ogni giorno? Anch' io lavoro ogni giorno per migliorarmi. Anche se la Nba non era così globalizzata e arrivarci partendo da Reggio Emilia non era la cosa più facile del mondo. L'esperienza italiana è stata fondamentale. Se sono diventato un giocatore completo, è perché sono cresciuto in Italia». Gli idoli di Bryant sono quelli di tutti: «Magic Johnson, il migliore. Poi Michael Jordan ha spostato i limiti più in là, ma Magic era il mio eroe. Ho consumato videocassette continuando a schiacciare i tasti play, stop e review per capire ogni suo movimento, ogni suo segreto. Jordan è sempre stato un idolo per me, mi ha insegnato moltissimo. Anche adesso ci sentiamo spesso. Posso dire che sono migliore di lui? No, non posso, sarebbe una mancanza di rispetto. Lui mi ha aiutato. Abbiamo avuto due carriere differenti, tutto qui».


Stefano Grandi


Tags: kobe bryant michael jordan NBA

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