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Tennis, Federer ufficializza Edberg: “Era il mio idolo da ragazzo”

28/12/2013 14:57

Tennis, Federer ufficializza Edberg: “Era il mio idolo da ragazzo” |  Sport e Vai

“Sono felice di annunciare che a partire da Melbourne, Stefan Edberg si unirà a Severin Lüthi nel mio coaching team. Severin, che fa parte della mia squadra da oramai 7 anni, passerà gran parte delle settimane con me mentre Stefan è d'accordo nel lavorare almeno 10 settimane a partire dagli Australian Open. Lui è stato un mio eroe tennistico di gioventù e sono veramente felice di passare tempo con lui, oltretutto imparando da lui”. Con queste note su Facebook Roger Federer ha ufficializzato l’ingresso nel suo staff di Stefan Edberg. Il tennista svizzero aveva già anticipato la notizia in un’intervista al Giornale di Basilea, come si legge su Ubitennis:  “Tempo fa ho pensato a questa cosa: non sarebbe una cosa incredibile se il mio idolo di allora trascorresse una settimana con me? Se dopo la cosa non avra’ un prosieguo, so what! Almeno avremmo trascorso un paio di giorni interessanti insieme, parlato del mio tennis e forse avro’ ricevuto qualche input da lui. Edberg ha riflettuto molto sulla mia richiesta, perche’ ha poca esperienza come coach e la cosa era nuova per lui. Sono stato molto molto contento quando alla fine  mi ha detto di voler accettare la mia proposta. Il mio gioco diventerà più offensivo? No, No. La gente si  immagina cose sbagliate quando dimostra di pensarla così. Se tu ti allenassi con Thomas Muster, non vorrebbe dire che in futuro cominceresti a colpire tutte le palle stando tre metri dietro la linea di fondo. Esattamente allo stesso modo non vuol dire che scenderai continuamente a rete e giocherai sempre tutte volée, se hai lavorato insieme a Stefan Edberg. Ogni giocatore ha il suo stile  le sue idee con cui confrontarsi. Io ascolto volentieri. Ero sempre contento di ricevere gli input dei miei precedenti allenatori. Ma sono io che alla fine devo mettere in pratica le cose. Col mio tipo di tennis posso scegliere di giocare come preferisco, non solo a rete ma anche da dietro. Per questo motivo penso che sono un tennista piuttosto interessante da allenare. Di certo io non saro’ mai in grado di poter giocare le volée esattamente come le sa fare lui. Lui ha trascorso tutta la sua vita tennistica a rete,andando sempre all'attacco. E cosi’ ha raggiunto tutti i suoi successi. Io ho incontrato negli scorsi anni varie volte Edberg e non sono mai  rimasto  deluso dai nostri incontri. Stefan si comporta sempre molto bene, ha un approccio sempre positivo, direi gioioso, alla vita. Questo per me è molto importante”. Anche Becker avrebbe potuto essere il suo allenatore:   “Vero, ma sono arrivato un pochino tardi. Boris... era gia’ impegnato. Quando io e Boris ci vediamo, facciamo sempre una chiacchierata. Comunque sono rimasto sorpreso  della cosa anche io,esattamente come gli altri. Non avrei mai pensato che tornasse in prima lineadavvero  attivo nel mondo del tennis e che tornasse a viaggiare cosi’ tanto. E anche che desiderasse stare ogni giorno sul campo da tennis. Anche se lui ha sempre lavorato molto come commentatore per Sky e per la BBC a Wimbledon”. Aggiungendo che Lendl allena Djokovic l’impressione è che i big di oggi si siano affidati tutti alle stelle degli anni 80: “Io posso parlare solo per me: con Stefan Edberg possiamo parlare allo stesso livello.  Ha avuto anche lui grandi successi e sa che cosa vuol dire giocare ad alti livelli. Trovavo eccitante intrattenermi con un giocatore di quella generazione che lei ha appena citato. A parte Peter Lundgren, non ho mai collaborato con un giocatore di quella generazione. Paul Annacone, Tony Roche o Jose’ Higueras sono tutti piu’ vecchi”. Federer parla anche della sua nuova racchetta, una Wilson che sarà simile a quella usata a Gstaad con un ovale più ampio:  “Si andro’ in Australia con un modello simile a quello del mio primo tentativo. In realta’ volevo riprovarlo dopo gli US OPEN. Ma ho avuto tanto da fare con me stesso e il mio gioco che ho preferito lasciaro stare. Adesso ho avuto piu’ tempo per cambiare qualcosa e per lavorare ai dettagli insieme al mio sponsor Wilson. E’ una realta’ che il tennis e la tecnologia delle racchette cambiano e si sviluppano continuamente. Comunque bisogna pensarci due volte prima di cambiare una racchetta. La racchetta e’ troppo importante. Adesso pero’ sento che e’ il momento adatto per tentare questo cambiamento. Ho giocato due settimane e mezzo ininterrottamente con la nuova racchetta e ho fiducia che funzionerà bene per me. Sento bene la nuova racchetta in mano.  Ma la verita’ verà dal campo. Vedremo come funzionerà”. Il campione elvetico rivela che difficilmente parteciperà alla gara di Davis contro la Serbia a Belgrado: “Sarà molto difficile, soprattutto dopo le novita’ degli ultimi giorni. Ecco perche’ sono in contatto sempre con Severin Luthi e Stanislas Wawrinka. Sono contento che lo spirito di squadra e il rapporto siano cosi’ buoni. Questo rende tutto piu’ facile. Per me  la Davis Cup è un argomento difficile da affrontare. Mi costa molte energie e impegno prendervi parte. Bisogna pesar bene che cosa si vuole e che cosa no. Onestamente è abbastanza improbabile che io possa giocarla”.

Stefano Grandi

 


Tags: federer djokovic luthi lendl davis becker edberg

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