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Tennis: Antidoping di 5 ore a Djokovic durante il doppio di Davis

19/11/2013 15:37

Tennis: Antidoping di 5 ore a Djokovic durante il doppio di Davis |  Sport e Vai

I suoi compagni si sforzavano invano di tenere a bada il dritto di Stepanek mentre lui si dava da fare per adempiere alla richiesta del controllo antidoping. E’ stato un sabato molto singolare quello della settimana scorsa per Djokovic. Il n.2 al mondo, che aveva rinunciato a giocare il doppio nella finale di Davis contro la Repubblica Ceca non ha potuto vedere la gara  ed è stato rinchiuso per 5 ore per i controlli senza riuscire a tifare per i compagni nella sfida che poi si sarebbe rivelata decisiva per il successo dei ceki sulla Serbia per la conquista dell'insalatiera d'argento. Il medico della nazionale serba Zdeslav Milinkovic ha attaccato la WADA: "I controlli normalmente vengono fatti o la mattina o dopo le partite. Tenerlo cinque ore chiuso in una stanza gli ha impedito di tifare per i suoi compagni: è stato un abuso". Il medico ha spiegato che Djokovic ha dovuto ripetere il test quattro volte. "Era perfettamente idratato per la partita" ha detto, "ma gli hanno detto che il campione di urina non rispettava i parametri di densità e di acidità che la WADA richiede". Quindi il serbo ha dovuto assumere cibi e liquidi e attendere che fossero metabolizzati per fornire un campione che rispettasse tali parametri. C'è chi ritiene che la severità dei medici che hanno costretto Djokovic a ripetere più volte il test sia solo una reazione dopo le pesanti parole del numero 2 del mondo contro la WADA durante il Masters quando aveva commentato duramente la squalifica a Troicki (“Certo, lui ha qualche colpa. Ma anche la dottoressa che gli ha detto che avrebbe potuto fare il test il giorno dopo ha sbagliato. Avrebbe dovuto dirgli delle gravi conseguenze cui Troicki andava incontro invece di dirgli che sarebbe bastato scrivere una lettera e tutto sarebbe stato ok. E ora per via della non professionalità di questa persona, lui ha la sua carriera rovinata. Lui viene squalificato per un anno e quella dottoressa così non professionale può tornare al lavoro domani. Io non mi fido più di questo sistema”). Parole che non sono andate giù all’agenzia antidoping. "Non credo che Novak Djokovic abbia un'idea precisa di ciò che facciamo", ha dichiarato seccamente John Fahey, presidente della WADA, "mi spiace che la sua reazione sia dovuta ad una presunta negligenza da parte nostra, quando l'unico ad aver aggirato alle norme è stato il sig. Troicki".

Stefano Grandi

 


Tags: doping masters doppio djokovic davis troicki

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