Stich: Farei il coach solo se me lo chiedesse Federer

Intervistato dal giornale tedesco Hamburger Abendblatt l’ex n.2 del mondo Michael Stich, come si legge su tennisworlditalia, ha confessato di non essere attratto dall’idea di diventare allenatore seguendo l’esempio dei vari Becker, Edberg e Ivanisevic ma con una sola eccezione: poter allenare Federer: “È stata una stagione molto interessante. Sono rimasto piacevolmente contento dal fatto che il regno dei tre grandi – Federer, Nadal e Djokovic – sia stato rotto prima da Stan Wawrinka e poi da Marin Cilic. Tuttavia, bisogna anche riconoscere gli ottimi risultati dei tennisti più forti. Federer ha dimostrato di essere destinato a continuare a giocare ad alti livelli, e su questo una grossa influenza l'ha avuta il suo allenatore, Stefan Edberg. Io coach un giorno? Qualche anno fa ricevetti un'offerta da Andy Roddick. Mi sarebbe piaciuto lavorare con lui, aveva un grande potenziale che credo avremmo potuto far emergere totalmente. Tuttavia, mi decisi troppo tardi e alla fine lui scelse Jimmy Connors. Oggi non credo che lo farei, a meno che a chiedermelo sia Roger. Lui rappresenta il mio ideale di tennis, penso che una collaborazione con lui sarebbe molto divertente. Non credo che con Nadal o Djokovic sarebbe la stessa cosa, esprimono un tipo di gioco diverso rispetto al tipo di supporto tecnico che potrei fornire loro. Sono, peraltro, due tennisti con un ottimo palmarès, hanno vinto tanti titoli dello Slam e non credo abbiano bisogno dei suggerimenti di uno che in carriera vanta un solo Major”.