Rosset: Anche a Lilla c’è chi tiferà Federer

"E' una grande opportunità per la Svizzera, non sono eccitato come prima perchè non gioco io, ma impaziente”. Marc Rosset, ex numero 9 del mondo, presenta la finale di Davis con emozione, come si legge su tennisworlditalia: “Non si tratterà della sfida tra Federer e Monfils o Wawrinka contro Tsonga, bensì Svizzera-Francia. La Davis rende il match più speciale, anche perchè si gioca per la propria Nazione. Conosco persone che di tennis vedono solo Coppa Davis e non sono particolarmente interessati durante tutto l'anno del circuito mondiale. E così è anche nel calcio: non seguo il campionato svizzero, ma quando la Nazionale gioca, la guardo. Oppure nel golf, dove di solito gli spettatori applaudono con moderità i colpi. Nella Ryder Cup, due mesi fa, non è stato così”. A Lilla l’affetto per Federer potrebbe spostare anche gli equilibri del tifo: “E' difficile da dire, perchè tutti noi sappiamo come Roger può incidere in questo. Roger è popolare in tutto il mondo. Anche se gioca a Parigi contro un francese, almeno la metà del pubblico presente è dalla sua parte. Sono sicuro che Monfils e Tsonga cercheranno l'incitamento del pubblico.  Per quanto riguarda Federer non sono sorpreso di come sia tornato ad alti livelli. Ho sentito più e più volte: non vincerà mai nulla. Questo è totalmente privo di senso: l'anno scorso aveva mal di schiena e perciò le vittorie non arrivavano. Dal 2008 danno per finita la sua carriera, ma lo stesso vale per Nadal. Anche Djokovic è stato criticato dopo l'anno stellare del 2011. Tutti vogliono veder vincere Roger. Onestamente, sono frustrato quando perde. Nessuno ha il diritto di dirgli di ritirarsi. E' del tutto sua la decisione. Se gli piacerà ancora giocare fra quattro anni, lo farà, senza badare se sia 20, 30 o 40 del mondo."

Stefano Grandi