Olimpiadi: La Scozia vuol gareggiare da sola a Rio 2016

La Scozia punta a presentare una propria rappresentativa autonoma alle Olimpiadi di Rio del 2016. E’ una scommessa del ministro dello sport scozzese, Shona Robison, che aspettando il referendum del 18 settembre del 2014 sulla richiesta di totale indipendenza dal Regno Unito, si dice convinta della necessità di presentare una formazione olimpica interamente made in Scotland: “Porterebbe molti benefici, stiamo facendo molti investimenti sulle infrastrutture, gli scozzesi avrebbero un nuovo velodromo ed un nuovo palasport ed un centro sportivo da 25 milioni di sterline ad Edinburgo. Essere riconosciuti dall’Onu come nazione indipendente non sarebbe un problema, è successo già al Montenegro”. Separandosi dal Regno Unito, la Scozia potrebbe presentare più atleti ai Giochi, mentre attualmente costituiscono solo poco più del 10% dell’intera squadra. Dei 55 scozzesi (su 542 totali) che hanno partecipato alle Olimpiadi di Londra,  39 sono nati in Scozia e 16 altrove ma insieme hanno conquistato più del 18% del parco medaglie vinte (12 su 65) e quasi un quarto delle medaglie d’oro (7 su 29).