40 punti, 12 rimbalzi e 8 assist in gara 3.
Lebron James ce la sta mettendo davvero tutta per portare i
Cleveland Cavaliers al titolo della
NBA, almeno a giudicare dai numeri (123 punti in tre partite) e dalla prestazione generale di The King nella terza sfida contro i
Golden State Warriors. La partita che ha segnato il primo sorpasso delle
Finals: dopo aver perso gara 1, i Cavs hanno infilato due vittorie di fila nel segno del numero 23. Devastante il suo contributo nello schiacciare gli Warriors, che, dopo aver faticato per tre quarti di gara, si erano comunque risvegliati nell’ultimo parziale. Contro un Lebron così, però, anche l’MVP stagionale Steph
Curry (27 punti di cui 17 nell’ultim frazione) ha dovuto abbassare la testa.
Determinante, per il successo dei Cavs, anche l’apporto di
Dellavedova, che ha accompagnato la solita intensa difesa su Curry con la bellezza di 20 punti, suo massimo in carriera nell’NBA: l’australiano ha scelto decisamente la serata giusta per regalarsi questo record. Suoi i 5 punti che portano i Cavs sul 51-41 nel terzo quarto, primo vero break della partita. Poi è salito in cattedra Lebron, che ha condotto Cleveland sul 61-48 e poi fino al 72-55. Qui è arrivata la sveglia per gli Warriors, aiutati dal contributo di un sorprendente David
Lee, gettato nella mischia da Steve
Kerr nel tentativo di dare una scossa ai californiani.
Una mossa che ha funzionato, anche perché Curry ha iniziato a colpire dall’arco, fino al 79-76 a 5’ dalla fine della partita e poi al -1 (81-80). In pericolo, i Cavs hanno ritrovato sicurezza grazie al duo Dellavedova-Lebron. Un 2+1 dell’australiano ha riportato Cleveland avanti di 4, poi James da 3 ha firmato l’87-80 a 1’40’’. L’ultima accelerazione degli Warriors, firmata Curry, li ha riportati a -3 (94-91), prima del sigillo dalla lunetta di Lebron per il definitivo 96-91 che ha messo la serie sul 2-1 per i Cavs.