Sei partite nella notte dell’
NBA in una giornata storica per lo sport americano e per le relazioni tra gli
Usa e
Cuba: la lega di basket professionistico a stelle e strisce, infatti, ha annunciato che dal 23 al 26 aprile terrà all’
Avana un development camp maschile e femminile, diventando il primo campionato americano a sbarcare sull’isola caraibica. Ambasciatore dell’NBA sarà l’ex stella Dikembe
Mutombo.
Tornando al basket giocato, gli
Oklahoma City Thunder rischiano seriamente di non entrare nei playoff. Orfani da tempo di Kevin
Durant, i Thunder vengono battuti in casa dai
San Antonio Spurs, all’ottava vittoria di fila. Il 113-88 finale - quarto k.o. consecutivo per Oklahoma - porta la firma di Leonard, che realizza 26 punti di cui 23 nella prima parte di gara. Con questa sconfitta, i Thunder vengono scavalcati all’ottavo posto a Ovest dai
New Orleans Pelicans, in grado di battere 103-100
Golden State, non un avversario qualunque. Anthony
Davis fa la voce grossa con 29 punti, 10 rimbalzi e 4 stoppate, mentre per una volta Steph
Curry tradisce gli
Warriors, segnando sì 25 punti, ma fallendo la tripla del pari sulla sirena. I Pelicans sono ora in vantaggio perché messi meglio negli scontri diretti con i Thunder.
A Est, invece, è battaglia aperta. Grazie al successo 105-100 contro i
Charlotte Hornets, i
Miami Heat sono tornati in corsa per la post-season, avvicinando Boston: decisivo
Dragic con 28 punti, 11 dei quali nel finale. Già sicuri del primo posto, invece, gli
Atlanta Hawks che hanno superato nettamente (96-69) i
Phoenix Suns centrando la 58esima vittoria stagionale e il nuovo record nella storia del team, fermatasi a 57 nell’86-87 e nel 93-94.
A Los Angeles i
Clippers hanno vinto il derby con i
Lakers 105-100 trascinati dai 27 punti di Blake
Griffin. Conclude il quadro dei match della notte la vittoria dei
Sacramento Kings contro i
Timberwolves per 116-111: a
Minnesota non bastano i 37 punti di Kevin
Martin, Rudy
Gay ne firma 33, Omri
Casspi 31.