L'ultima follia di Alex Zanardi: l'Ironman delle Hawaii

Da quando perse le gambe in un clamoroso incidente di gara nel 2001, il pilota Alex Zanardi ha moltiplicato energia e forza di volontà: oltre che continuare a correre, ha iniziato una carriera da atleta para-olimpico (due ori e un argento nella handbike alle Paraolimpiadi) e si è dedicato anche alla televisione. Affamato di traguardi e avventure, Zanardi sta per lanciarsi in una nuova impresa: l’Ironman di Kona, nelle Hawaii, la più dura gara di triathlon al mondo. “Uno fa la sua strada - ha raccontato Zanardi alla Gazzetta dello Sport - e poi pian piano alcune fatiche ti portano a contatto con altre, ancora maggiori. Sport di questo tipo sono nelle mie corde”. Ancora una volta, Zanardi non è apparso minimamente spaventato dall’impresa, che prevede 3,86 km di nuoto, 180 km di ciclismo (handbike per l’italiano) e 42,195 km di corsa, che Alex percorrerà sulla carrozzina. “La sfida più complessa, che mi affascina, sta nello studio tecnico per l’esecuzione del tutto. Per me partire da zero o quasi con un progetto è il massimo. Un giorno ho scoperto che esisteva l’Ironman, come tipo di gara. Mi sono interessato e ho visto questa di Kona. Oltre ad affascinare è anche prestigiosa, ci puoi arrivare se dimostri di saper fare certe cose. Mi è stato offerto, perché non andare? Rinunciare sarebbe una pazzia...".