Il Cremlino: Sharapova caso isolato. Ma i dubbi restano

L'avviso c'era stato, anche se da parte della Federatletica. Anche prima del caso doping che ha coinvolto Maria Sharapova, positiva al Meldonium, la federazione nrussa aveva messo in guardia gli atleti, a rischio in vista di Rio 2016, di non assumere quella sostanza, che viene utilizzata per il trattamento del diabete e carenza di magnesio. Altri nomi potrebbero emergere.  In un annuncio intitolato 'All'attenzione di sportivi e allenatori", la Federatletica russa ha detto di aver ricordato come il Meldonium sia compreso nella lista delle sostanze vietate dell'Agenzia mondiale antidoping. "La Araf ha in più occasioni messo in guardia gli sportivi, allenatori e personale di supporto che, dal 1° gennaio di questo anno, il Meldonium è incluso nella lista delle sostanze proibite". Intanto è stata emessa anche una nota dal Cremlino sulla vicenda: "Ci dispiace, ma allo stesso tempo, questa situazione non deve essere proiettata su tutta la sport russo", ha detto alla stampa il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Questa vicenda non deve essere utilizzata al fine di screditare lo sport russo e le grandi conquiste dei nostri atleti. Stiamo parlando di sport individuali, singoli casi". Il Cremlino ha anche indicato che il Presidente Vladimir Putin ha esortato i funzionari sportivi russi per il trattamento di tutti i casi di doping "nel modo più trasparente possibile e in piena collaborazione con le organizzazioni internazionali".