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Federer: Solo in Svizzera rispettano la mia privacy

23/04/2014 09:17

Federer: Solo in Svizzera rispettano la mia privacy |  Sport e Vai

In un'intervista rilasciata alla rivista Annabelle, Roger Federer si è soffermato molto sulla popolarità internazionale che ha raggiunto anche in paesi dove il tennis non è uno sport importante. Come si legge su tennisworlditalia il n.3 al mondo ancora quasi non si capacita di come sia capace di attirare l’interesse di migliaia e migliaia di persone: "Questa cosa mi sorprende ogni volta soprattutto nei luoghi in cui il tennis è uno sport meno popolare, come in Europa o negli Stati Uniti. Recentemente sono stato in Etiopia per occuparmi di un progetto che sto realizzando insieme alla mia Fondazione. Mi hanno riconosciuto per strada. Quando sono andato in Sud America, 150 tifosi mi hanno aspettato fuori dal mio hotel. Questo è pazzesco. Non sono diventato famoso all'improvviso, come è accaduto a Boris Becker a 17 anni. Io in realtà non mi sento un personaggio famoso. Io sono prima di tutto un giocatore di tennis. Sono i miei successi a rendermi popolare e non la mia immagine. Se dovessi però nominare un momento in cui la mia vita è cambiata...dico WImbledon 2003. La gente da quel momento ha cominciato a riconoscermi. A volte quando incontro le persone sono sempre nervosissime e ansiose di vedermi. Cerco di rimanere calmo e trasmettere calma anche a loro. Ci sono momenti però in cui vorresti evitare certe situazioni. I tifosi sanno sempre che mi possono trovare sui campi da tennis, mi piace firmare autografi o fare delle foto insieme. ll rispetto della privacy deve però esserci. Di recente sono stato in Serbia e un tifoso mi ha mostrato il suo tatuaggio "RF" sul polpaccio. A Buenos Aires un ragazzo si è tolto la maglietta e sul suo petto aveva tatuata la mia faccia. Era davvero enorme. Diciamo che è una cosa molto particolare”. L’idea che un giorno tutto questo possa finire non lo spaventa, anzi: "No. Da Gennaio lavoro con Stefan Edberg. Lui ha vinto sei titoli del Grande Slam ed era il mio idolo da bambino. Adesso è il mio allenatore. Rilascia poche interviste, non è protagonista di spot pubblicitari. La sua vita è molto meno stressante adesso. La trovo una bella cosa e in futuro immagino la mia vita proprio così." Federer si è presentato per l’intervista senza occhiali da sole e raggiungendo tranquillamente a piedi il posto dell’appuntamento: “Posso farlo solo in Svizzera. Qui sanno quasi tutti chi sono ma sono sempre molto discreti. C'è stato un periodo della mia vita in cui ho cercato di non farmi riconoscere. Andavo al supermercato indossando occhiali da sole, cappellino e sciarpa. Quasi come accade nei film! E' stato un periodo breve in realtà perchè questa "parte" non mi si addiceva particolarmente”.

 


Tags: Svizzera privacy federer edberg

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