Federer: Nel 2015 punto a Wimbledon e Us Open

Carico, sereno e pronto a ributtarsi nella mischia. Roger Federer si confessa a Blick e traccia un bilancio di questo 2014 da ricordare: “Il 2014 è stato un anno fantastico per me. Sono stato in grado di recuperare e di rimettermi in salute. La vittoria a Shanghai è stata molto importante, così come il torneo di Wimbledon. Non voglio ovviamente dimenticare la Coppa Davis, l'abbiamo rincorsa per così tanto tempo. Gli ultimi sei mesi sono stati meravigliosi. Sono stato sfortunato solo con il mal di schiena. C'è voluto tempo per rimettersi. Tuttavia, ho iniziato presto la preparazione e l'allenamento col fisioterapista in vista della prossima stagione. La delusione maggiore?Ho perso diverse partite, specialmente ad inizio anno, nelle quali sono uscito dal campo arrabbiato. Se penso, però, alla sconfitta più brutta patita in stagione, ti dico sicuramente la finale di Wimbledon, è stato un match così lottato”. Dopo un passaggio su Edberg (“Stefan è stato in grado di rendere molte cose del mio tennis più lineari. Per esempio, mi ha aiutato a migliorare il mio approccio a rete. Quando parla, so di avere a che fare con un campione che ha ottenuto tanto nella sua carriera. Con Luthi siamo riusciti ad unire le forze, e credo che il risultato finale sia fantastico”) i progetti per il 2015: Dopo gli Australian Open valuterò la situazione e cercherò di capire quante possibilità ho di tornare n.1 al mondo. Resta un obiettivo, ovviamente, ma il mio focus in questo 2015 è chiaramente rivolto a Wimbledon e allo Us Open. Vorrei arrivare ad esprimere il mio miglior tennis in questi due tornei”. Inevitabile infine un pensiero alla famiglia: “Siamo davvero in tanti. A volte penso non sia vero. È incredibile. Sono molto contento di come sono andate le cose. Il nostro desiderio è sempre stato quello di avere una famiglia numerosa, anche se mai avremmo pensato di avere due coppie di gemelli. È una cosa fantastica, non speravo in nulla di diverso. Mirka è sempre con me e i piccoli si divertono un sacco in giro per il circuito. È bello poter vivere come una famiglia anche se costretti a viaggiare costantemente. È un momento speciale e riusciamo ad apprezzarlo per quello che è. Ho sicuramente intenzione di vivere in Svizzera. Al momento facciamo delle lezioni a casa. Così ho la possibilità di vederle quando sono in giro nel circuito”.

Stefano Grandi