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Federer a 360 gradi: Gioco per divertire, ad Amburgo toccai il fondo

08/04/2014 17:16

Federer a 360 gradi: Gioco per divertire, ad Amburgo toccai il fondo |  Sport e Vai

Ha deciso di prendersi un mese di riposo dopo il trionfo in coppa Davis e ha dato appuntamento a tutti a Madrid ma prima di salutare Roger Federer si è confessato in un’intervista a 360 gradi, come si legge su tennis worlditalia, in cui ha raccontato del felice equilibrio raggiunto, del terribile 2013 e delle sue aspettative su un altro Slam da poter vincere: "Non ho bisogno di vincere per essere felice. Sono riuscito a trovare un equilibrio sia nella carriera che nella vita. Mi sento completo con o senza tennis. E' stato così sin dai 23 anni. Cerco sempre la vittoria perchè è quello che mi rende forte. E' bellissimo andare in sala stampa, negli spogliatoi o per strada e sentire la gente dire "Continua". Io gioco perchè voglio far divertire il pubblico e per ricompensare le persone che mi stanno vicino e che lavorano duramente insieme a me. Quando ottieni dei successi, la vita diventa più emozionante, esaltante. Non viaggio in giro per il mondo per perdere al secondo turno. Se questo accadesse con regolarità allora sarò il primo a dire " Va bene, sto a casa e faccio altro". Fino a quando però giocherò su livelli elevati e sarò consapevole di poter battere i migliori giocatori al mondo, la questione non si pone nemmeno". Sul terribile 2013 ha detto, partendo da Wimbledon: " Lì ho giocato piuttosto bene ma Stakhovsky fece meglio di me. Ho toccato il fondo ad Amburgo. Mi sono iniziato a porre tantissime domande. Devo allenarmi in modo diverso? Cosa devo fare? Dopo il torneo di Basilea, ho cominciato a sentirmi meglio e a capire che il mio corpo era tornato a sostenere tre tornei di fila. Ho riacquistato fiducia e ho cominciato a capire che avrei potuto giocare come prima senza pensare troppo. Ricordo quel periodo come uno dei più faticosi. Ogni notte andavo a dormire sperando che la situazione sarebbe migliorata il mattino seguente. Mi svegliavo e non era così. Non sentivo alcun progresso ed è stato davvero frustrante. Vedevo che non riuscivo a colpire la palla come avrei voluto perchè non avevo fiducia nel mio corpo. Tutto è crollato: il gioco di gambe, il rovescio, il dritto. Ovviamente sono arrivate le critiche. Ho dovuto giustificarmi soprattutto a Gstaad quando ho detto che avevo problemi alla schiena. Non era una scusa. Ho dovuto dire per forza la verità anche se non mi piace parlare di un infortunio. Per tutta la seconda parte della scorsa stagione tutti parlavano solo della mia schiena e questo mi ha dato fastidio. Ho cercato di non farmi influenzare da ciò che veniva detto e di lavorare con la mia squadra, fisioterapista e medico. Per fortuna tutto poi è andato bene. Ho raccolto i frutti di questo duro lavoro." L'obiettivo dichiarato è quello di vincere ancora uno Slam: " Le mie possibilità per Parigi non sono così ridotte ma ho delle sensazioni migliori per Wimbledon e Us Open. Quest'anno ho già battuto parecchi Top10 anche Djokovic a Dubai. Con Rafa il discorso è diverso perchè per me è sempre complicato giocare contro di lui. Un nuovo successo in uno Slam è possibile".  Federer non ha nascosto quest'anno di puntare alla Coppa Davis: " E' l'anno perfetto per vincerla. Abbiamo giocato e giocheremo sempre in Europa e non è una cosa di poco conto. Quando, dopo gli Us Open, devi andare in Kazakistan o in Australia, non è semplice. Se mi aveste chiesto due anni fa se Wawrinka avesse vinto l'Australian Open, io avrei risposto no perchè pensavo che avesse avuto più possibilità sulla terra, magari a Parigi. Il suo punto di svolta è stata la sconfitta con Djokovic a Melbourne nel 2013, lì ha capito di avere tutto per poter vincere contro i migliori”. Una parte fondamentale nella sua vita la svolgono anche le due figlie Myla e Charlene e la moglie Mirka, in attesa del terzo figlio: " Myla e Charlene hanno già cominciato a giocare a tennis ma solo se il tempo è buono come a Dubai o Indian Wells. Fanno anche altre cose. In inverno sciano. Tutti i bambini dovrebbero fare sport. Quando vengono allo stadio a vedermi giocare, io sono orgoglioso. Quest'anno compiranno 5 anni ma io e Mirka abbiamo deciso di non mandarle all'asilo perchè le vogliamo con noi sul circuito. Certamente poi andranno a scuola in Svizzera ma questo dipenderà da me, dal mio livello di gioco. Per quanto riguarda la gravidanza di Mirka ero molto teso nel corso dei primi mesi, adesso è tutto più tranquillo"


Tags: wimbledon nadal federer slam Wawrinka davis

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