28/12/2016 09:50
La Russia ammette per la prima volta ''uno dei maggiori complotti nella storia dello sport: un'operazione di doping vasta sugli atleti russi'', che non ha riguardato solo le Olimpiadi invernali di Sochi nel 2015 ma anche altre occasioni. Lo riporta il New York Times citando interviste con funzionari russi che, comunque, respingono l'idea che il programma di doping fosse sponsorizzato dallo Stato.
«C’è stata una cospirazione istituzionale», ha dunque raccontato al New York Times Anna Antseliovich, il capo dell’agenzia antidoping russa. Secondo il New York Times, l’apertura della Russia potrebbe essere dovuta al desiderio di riconciliazione con le autorità sportive internazionali: la nazione deve scusarsi ed e ammettere le sue colpe prima di potere tornare a ospitare competizioni olimpiche. E anche prima di essere giudicata idonea a condurre test anti-doping.