Davis, Rosset: "Che ricordi in Coppa e quel giovane Federer"

La Svizzera potrebbe vivere un momento storico a Lille per la finale di Coppa Davis. Un secondo assalto dopo il primo, storico, che vide protagonisti Marc Rosset e Jacob Hlasek usciti sconfitti dalla finalissima del '92 in casa dei fortissimi Stati Uniti di Jim Courier e Pete Sampras. In una lunga intervista concessa alla Gazzetta, Rosset ricorda quei momenti e li paragona ad oggi all'epoca di Federer e Wawrinka.

Ecco alcuni estratti dell'intervista: "Allora la Svizzera aveva soprattutto due giocatori, come oggi Federer e Wawrinka. Nella mia testa rimangono, di Fort Worth, l’atmosfera incredibile, la mia vittoria su Courier numero 1 del mondo. Abbiamo perso, ma abbiamo dato il 150% di quello che avevamo. Nessuno poteva chiederci di più, Sampras è stato incredibile".

Sulla finale di Lille: "È 50% e 50%. Questa finale è eccitante perché è aperta, con la possibilità per il giocatore più forte di sempre di vincere la Coppa. La terra rossa è sempre particolare, ancor di più indoor. Storicamente, chi l’ha scelta per disturbare gli avversari poi ha perso, perché non ci sono più dei veri specialisti. Eppoi, è vero che Federer ha vinto 17 titoli Slam, ma può essere un po’ nervoso, in una finale così importante, che vuole tanto vincere, e quindi la vive in modo speciale. Ed è la prima per la Stan (Wawrinka), che ancora non ha fatto “il match” in Davis".

Ricordi di Davis: "Per me era bellissimo: giocavo per la squadra, ci si incoraggiava l’un l’altro, se tu vinci e lui perdi, si perde tutti e due, e poi quella sensazione..."

Infine a tutto tondo: "Quando ero capitano di Davis c'erano quelli 150 al mondo che volevano andare a casa un giorno prima, incredibile. Non Federer che già a 17 anni aveva una serenità spaventosa, quando si allenava e quando giocava. Per me è come un fratello minore. Io, Safin e la bella vita? Direi che abbiamo avuto sensibilità per le cose belle, non solo per il tennis ma di certo con le nostre multe abbiamo sorretto l'Atp per 10 anni... Il futuro del tennis? La vedo dura dopo Nadal, Federer e Djokovic. Raonic o Cilic non sono tennisti da richiamo".

INTERVISTA COMPLETA

http://www.gazzetta.it/Tennis/20-11-2014/tennis-rosset-vincera-davis-chi-battera-pressione-1004388802.shtml