Giampaolo
Caruso si è aggiudicato la
Milano-Torino, una classica del
ciclismo giunta alla sua 95esima edizione. Sul traguardo piazzato sul colle di Superga, dopo 193,5 km di gara, il corridore siciliano del team Katusha ha preceduto al traguardo il connazionale Rinaldo Nocentini della Ag2r e lo spagnolo Dani Moreno, suo compagno di squadra. Quarto posto per un altro italiano, Fabio Aru, davanti a Joaquin Rodriguez e Alberto Contador.
SUBITO UNA FUGA. La gara è stata caratterizzata dalla fuga, dopo 40 km, di un quartetto composto da Jérôme
Pineau, Lorenzo
Rota, Nicola
Dal Santo e
Gianluca
Leonardi, capaci di accumulare fino a quasi 6 minuti dopo 50 km di gara. Tuttavia, quando l’Astana di Aru e la Tinkoff di Contador ha iniziato a spingere in testa al gruppo, il vantaggio dei fuggitivi è andato via via a ridursi: negli ultimi 25 km i battistrada avevano soltanto 25’’ da sfruttare. A 21 dal traguardo, sulla salita del colle di Superga, erano già stati tutti ripresi (Pineau l’ultimo ad arrendersi) e così la gara si è trasformata in uno spettacolo fatto di attacchi a ripetizione. A provare l’allungo sono stati prima Dario
Cataldo, poi Diego
Rosa, Julian
Arredondo e Alberto
Losada. Rosa è stato l’unico a resistere e, a 5 km dal traguardo, ha visto aggiungersi alla sua fugo Fabio
Felline: entrambi, però, sono stati definitivamente ripresi dopo pochi metri dal gruppo guidato dalla Tinkoff.
L’ATTACCO. Negli ultimi chilometri a darsi battaglia sono stati Sergei
Chernetckii, staccatosi per primo dal gruppo, Frank
Schleck, Nocentini e, appunto,
Caruso. Una volta raggiunto Chernetckii, i due italiani hanno tenuto botta al ritorno del gruppo, guidato da Aru, Rodriguez e Contador, riuscendo ad arrivare con un buon margine al traguardo, dove Caruso ha piazzato la zampata decisiva.