Atletica, Bolt: “Non metto limiti ai record del mondo”

Non ha mai visto la sfida sui 100 metri tra Johnson e Lewis alle Olimpiadi di Seul, non si sente per niente in causa quando si parla di doping nell’atletica e in particolare tra gli sprinter giamaicani e punta a nuovi record del mondo. Il passato è un mondo che non appartiene a Usain Bolt che, interrogato da Le Monde sul duello del 24 settembre del 1988 tra Ben Johnson e Carl Lewis in quella che è stata definita la gara più “sporca” della storia, per il caso doping che coinvolse il canadese, l’uomo più veloce del mondo ha scrollato le spalle: “Ne ho sentito parlare ma personalmente non ho mai visto quella gara, non so nemmeno chi la vinse. So che in quel periodo c’erano molti atleti dopati, posso solo dire che le cose ora vanno meglio sotto questo profilo”. Parere discutibile ma quello che sottolinea con assoluta certezza Bolt è che lui è completamente pulito: “Se voi fate caso alle mie prestazioni, vedrete che sono in progressivo miglioramento. Sono stato il migliore nella categoria juniores, poi ho dominato man mano tutti i miei avversari avanzando nella carriera. Ho mostrato solo di avere un grande talento. Ho preso 15 chili di muscoli in 4 anni? Se vuoi correre veloce devi essere potente e devi allenarti. Ora ho preso anche troppi chili e devo scendere di peso”. Dopo aver abbandonato i propositi di ritiro dopo le Olimpiadi del 2016 a Rio, il velocista giamaicano rivela di non aver messo da parte la speranza di battere nuovi record del mondo: “Il mio sogno è quello di entrare nel pantheon dei migliori sportivi di sempre. Sarà dura battere il record sui 100 metri a causa delle difficoltà che ho nelle partenze e dell’età che avanza, forse sui 200 sarà più semplice ma il mio motto è: ‘tutto è possibile, non mi metto limiti’…”.

Stefano Grandi